In conclusione
Per concludere, sarebbe bello poter entrare nella testa di Musk per un momento e capire cosa ha in mente, forse è solo un gioco, uno sfizio, o forse ha in mente qualcosa di veramente grande?
Diciamo che non è nuovo a progetti ambiziosi, ed è riuscito a imprese che sembravano incredibili, lui ha sempre avuto l’idea di una “everything app”, cioè una app in grado di fare molte cose, non solo un social, come WeChat in Cina, dove si può pagare, ordinare cibo, messaggiare, telefonare, un sistema che include tutto, chissà.
Fra l’altro è entrato di prepotenza anche Mark Zuckerberg in competizione con Twitter, aprendo il 5 luglio 2023 THREADS anche se per il momento non sta avendo molto successo, ma la potenza economica di questi due gli permette di fare molta pubblicità, intanto ci godremo il loro prossimo combattimento di arti marziali!
Diciamo che poi ci sono anche i soci e i profitti da valutare, Twitter è in perdita enorme da quando è entrato Musk che ha diviso l’opinione pubblica, c’è anche un’aspetto politico importante, Twitter è sempre stato definito il social “dei democratici”, mentre Elon è schierato Repubblicano, appena è entrato ha riattivato l’account di Donald Trump, quindi anche questo è un fattore di cui dovrà tenere conto.
Tra politica e profitti
Sono convinto che a lui interessava acquistare la piattaforma più per gli iscritti che per il social in sé, cambiare nome e brand ad un’azienda significa smantellare tutto, chi twittava non si identifica più (anche questo neologismo è entrato nel vocabolario comune, e ora non ha più senso), quindi stiamo alla finestra e vediamo, penso comunque che ne vedremo delle belle.
PS: Non mi sono mai iscritto a Twitter, non leggo e non guardo Twitter, non l’ho mai gradito, forse non l’ho capito, e continuerò a snobbarlo anche ora che si chiama X.