Elon Musk uccide l’uccellino di Twitter con una croce, cosa penso del nuovo logo “X”

La mia opinione sul nuovo logo di Twitter, impressioni sul logo “X” e la strategia che potrebbe esserci dietro al cambio.

Nuovo logo X di Twitter

Storia del logo di Twitter

Innanzitutto è doveroso fare una breve cronistoria del logo Twitter e del suo famoso uccellino azzurro, intanto è bene dire che in italiano la parola “twitter” o “tweet” significa proprio cinguettare per cui l’uccellino si sposava bene come logo icona. Nel 2005 Jack Dorsey ebbe l’idea di creare un servizio di testo di microblogging, dando la possibilità agli utenti di scrivere un messaggio (tweet) di 140 caratteri, ora passati a 280.
Il primo Tweet fu proprio del suo fondatore pubblicato il 21 marzo 2006 da San Francisco e diceva così:
“Sto solo creando il mio twttr”.

Si perché come vedremo il primissimo nome usato fu TWTTR ma poi fu subito cambiato in TWITTER.

In questa immagine vediamo i cambiamenti più importanti del logo:

Storia-del-logo-Twitter
logo-uccellino-icona-twitter

Il primo uccellino usato nel 2006 era stato semplicemente acquistato dal sito Depositphotos, poi visto che la licenza d’uso non permetteva di usare quell’immagine come logo dell’azienda l’uccellino è stato ridisegnato  e rivolto verso destra, ha subìto poi vari cambi nel corso degli anni, ma il definitivo del 2012 è stato per lungo tempo l’icona di Twitter riconoscibile in tutto il mondo per il colore e la forma.

Fino all’arrivo di Elon Musk e le sue bizzarre idee!

Elon Musk seppellisce l'uccellino di Twitter

La nuova X di Elon Musk

Il visionario multimiliardario Elon Musk fece il suo arrivo in Twitter il 28 ottobre del 2022, acquistando Twitter per la cifra folle di 44 miliardozzi di dollari, twittando subito la frase: “l’uccello è stato liberato”.
Da li in poi conosciamo la storia, una folle corsa al cambiamento, licenziando (per poi riassumere) metà del personale, sciogliendo il consiglio di amministrazione etc. etc… La nuova missione di Musk a suo dire è quella di trasformare Twitter in una piattaforma “libera”, senza censure, eliminando lo spam e i bot.
E in ultimo cambio di nome e logo!

Allora vediamola questa X !

logo-twitter-x-prima-dopo

Intanto diciamo che nel giro di un giorno la X ha avuto subito un restyling, ingrossando le aste (gambe tipografiche), il nuovo logo è stato scelto semplicemente chiedendo agli utenti di presentare un buon logo, Musk ha annunciato che se qualcuno avesse inviato una X buona l’avrebbe pubblicata da subito, e così è stato! Tale Sawyer Merritt ha inviato questa X.
Il logo sembra semplicemente la lettera X del Font Special Alphabets 4 o ancora più semplicemente il carattere Unicode (U+1D54F) 𝕏.

La mia opinione sulla X, il nuovo logo di Twitter

Ora veniamo alle mie impressioni su questo cambiamento, a livello estetico non c’è molto da dire, è una X, non c’è stato uno studio, credo che si avrà prima o poi un restyling, per come la vedo io Elon Musk sta testando l’opinione pubblica per capire i feedback che gli arrivano, potrebbe svegliarsi domani e cambiare ancora o tornare al nome Twitter, può farlo.

Graficamente non è neppure una X ben disegnata ed equilibrata, perché ad un’occhio attento la gamba a destra sembra sbilanciata in alto, ci vorrebbe una correzione ottica, ma non credo che a Musk interessino questi perfezionismi.

La X come simbolo di sicuro non è un simbolo di apertura, ma invece di divieto, di chiusura, e questo è abbastanza in contrasto con l’obiettivo di un social, soprattutto come Twitter che dovrebbe essere un luogo libero per esprimere i propri pensieri.

Sappiamo come ad Elon Musk la lettera X sia sempre piaciuta, vedi Space X, uno dei figli lo ha chiamato X Æ A-12

Ed era già suo anche il dominio x.com che ora punta già al nuovo Twitter, fra l’altro ora l’azienda è controllata da X Corp. della Holding di Elon Musk (che controlla anche la nuova piattaforma di intelligenza artificiale x.ai); insomma a Elon la X rappresenta molto e gli piace, e forse non vedeva l’ora di avere un social tutto suo da chiamare X.

Problemi e difficoltà del nome X

Bravo lui che aveva il dominio X altrimenti chissà cosa doveva inventarsi per avere un dominio sensato, ma a parte questo, la X, il nome pronunciato “ics(“eks” in inglese) a mio avviso non è un buon nome per un social, non coinvolge, non suscita emozioni, è asettico e impersonale.
Fra l’altro l’account X su twitter (l’handle) apparteneva già ad un fotografo dal 2007, e quindi? Semplice, Musk è il capo e gli ha confiscato il nome.. Al fotografo Gene Hwang per ora è stato assegnato un nuovo handle: @x12345678998765. Se pensava di poter fare il colpo della vita vendendo il nome a Musk, si è ritrovato con un risarcimento che include un giro nella sede di Twitter e una selezione del merchandise.

Poi ci sono alcuni problemi tecnici che evidentemente risolveranno, ma ad esempio ne Android ne iOs hanno cambiato nome e icona nello store, perchè non è una cosa facile ed immediata, e banalmente la Apple non accetta nomi di una lettera nell’Apple Store.

Poi secondo me c’è un problema di interfaccia, la X ormai è un simbolo di uso comune per chiudere le finestre e i popup, pensiamo alle barre cookies, ai vari popup delle pubblicità, a una qualsiasi finestra o al menu “hamburger” dei dispositivi mobili.

X di Twitter problemi di UX

Ad esempio proprio quando si condivide una finestra di un tweet in un sito succede questo che vedete, la X in alto a destra sembra la chiusura del pop-up invece è il collegamento al post. Cioè c’è un problema evidente di UX (User experience).

Fra l’altro esiste anche un modello di BMW Elettrica che si chiama “The iX”, e chissà quanti altri prodotti hanno la X nella sigla del nome, insomma per me non è una scelta di nome azzeccata.

In conclusione

Per concludere, sarebbe bello poter entrare nella testa di Musk per un momento e capire cosa ha in mente, forse è solo un gioco, uno sfizio, o forse ha in mente qualcosa di veramente grande?
Diciamo che non è nuovo a progetti ambiziosi, ed è riuscito a imprese che sembravano incredibili, lui ha sempre avuto l’idea di una “everything app”, cioè una app in grado di fare molte cose, non solo un social, come WeChat in Cina, dove si può pagare, ordinare cibo, messaggiare, telefonare, un sistema che include tutto, chissà.
Fra l’altro è entrato di prepotenza anche Mark Zuckerberg in competizione con Twitter, aprendo il 5 luglio 2023 THREADS anche se per il momento non sta avendo molto successo, ma la potenza economica di questi due gli permette di fare molta pubblicità, intanto ci godremo il loro prossimo combattimento di arti marziali!

Diciamo che poi ci sono anche i soci e i profitti da valutare, Twitter è in perdita enorme da quando è entrato Musk che ha diviso l’opinione pubblica, c’è anche un’aspetto politico importante, Twitter è sempre stato definito il social “dei democratici”, mentre Elon è schierato Repubblicano, appena è entrato ha riattivato l’account di Donald Trump, quindi anche questo è un fattore di cui dovrà tenere conto.

Tra politica e profitti

Sono convinto che a lui interessava acquistare la piattaforma più per gli iscritti che per il social in sé, cambiare nome e brand ad un’azienda significa smantellare tutto, chi twittava non si identifica più (anche questo neologismo è entrato nel vocabolario comune, e ora non ha più senso), quindi stiamo alla finestra e vediamo, penso comunque che ne vedremo delle belle.

PS: Non mi sono mai iscritto a Twitter, non leggo e non guardo Twitter, non l’ho mai gradito, forse non l’ho capito, e continuerò a snobbarlo anche ora che si chiama X.

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Immagine di copertina creata con Adobe Firefly.

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